Il ponte sulla ferrovia e la grande esplosione del 6 aprile 1944

Il bombardamento tattico fu una costante della strategia militare applicata dalle forze alleate in Italia dall'armistizio del settembre 1943 fino alla definitiva liberazione dall'occupazione tedesca, il 25 aprile 1945.

bomber [1]

Negli archivi di un giornale americano abbiamo scovato una telefoto, pubblicata su diversi quotidiani americani nel maggio 1944, che rappresentava un colpo eccezionale messo a segno da un bombardiere alleato B-26 Marauder...

telefoto [2]

La didascalia parla di un "direct hit" (colpo diretto) eccezionale: Un colpo diretto di un bombardiere B-26 Marauder esplode il 6 aprile contro un treno che trasporta rifornimenti tedeschi alle truppe nel sud Italia sopra un ponte ferroviario vicino Ficulle, 50 miglia a nord di Roma, sulla via verso Firenze. L'attacco faceva parte della "Operation Strangle" contro il sistema di trasporti nemico.

didascalia [3]

Era la tarda mattinata del 6 aprile 1944, quando le sirene dell'allarme antiaereo risuonarono lugubri nei nostri paesi; una formazione di 24 bombardieri alleati proveniente dalla Corsica si apprestava ad attaccare presumibilmente gli obiettivi abituali, ovvero i ponti sulla ferrovia; bersagli piuttosto difficili da colpire, e comunque velocemente ripristinati dai tedeschi (usando braccia italiane) se colpiti, erano ormai da diversi mesi oggetto di regolari attacchi.
Questa volta però sarebbe successo qualcosa di nuovo; proprio nel momento dell'attacco, il ponte, a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Fabro (allora era chiamata Ficulle - Carnaiola Scalo) era attraversato da un treno di munizioni tedesco diretto a sud, verso il fronte...
L'esplosione fu tremenda, proiettò frammenti a centinaia di metri di distanza e venne udita a molti chilometri di distanza; una densa nube di fumo si sollevò verso il cielo.
E' possibile sovrapporre la telefoto ad una foto aerea odierna; tutto coincide, compresi i canali nei campi, e il risultato è impressionante. L'estensione dell'esplosione è paragonabile alla dimensione attuale dell'intero centro abitato di Fabro Scalo.

6 aprile 1944 - 2009 [4]

6 aprile 1944 - 2009 [5]

6 aprile 1944 - 2009 [6]

Fortunatamente l'estensione del centro abitato era allora molto ridotta, come si vede da una cartolina dell'epoca.

Carnaiola Scalo [7] Stazione ferroviaria di Ficulle - Carnaiola Scalo


I bombardamenti degli Alleati sul nostro territorio

Abbiamo altro materiale che ci permette di capire meglio i bombardamenti tattici degli Alleati sul nostro territorio. Come detto, i collegamenti stradali e ferroviari erano un obiettivo tipico degli attacchi, nell'ambito della cosiddetta "Operation Strangle", strategia aerea di bombardamenti sistematici mirati a interrompere nell'Italia centrale tutte le vie di rifornimento alle truppe tedesche che combattevano a sud. Ecco una telefoto, pubblicata il 14 maggio 1944, di un attacco a bassa quota su un ponte sulla Fondovalle, nelle vicinanze di Chiusi:

Chiusi
[8] ponte ferroviario a sud di Chiusi, bombardato a bassa quota

Foto di questo tipo erano riprese dai bombardieri per consentire a fine missione di valutare l'efficacia dell'azione; venivano utilizzate a questo scopo macchine fotografiche speciali di grande formato (tipicamente 4"x5") come questa Graflex:

Graflex
[9]

e questa foto tratta da un manuale dell'epoca fornisce un'idea delle dimensioni piuttosto generose dell'apparecchio:

Graflex
[10]

Un'altra telefoto, del 27 ottobre 1943, riguarda un altro ponte ferroviario in prossimità di Orvieto:

ponte sud Orvieto [11] ponte ferroviario a sud di Orvieto, nel momento dell'esplosione

Lo stesso ponte è qui ripreso da terra, successivamente all'attacco; sono visibili la data di costruzione (1931) e il fascio littorio sul montante destro; un cartello in tedesco avverte, con tanto di teschio, della non transitabilità del ponte...

ponte sud Orvieto [12] ponte ferroviario a sud di Orvieto, dopo un bombardamento alleato


Pianificazione di una missione di bombardamento

Ma come veniva pianificata una missione di bombardamento? Vederne i documenti, la fredda e meticolosa organizzazione pre-missione e i report compilati al rientro dei bombardieri alla base, con tanto di documentazione fotografica e di disegni con i punti di impatto delle bombe sul terreno fa capire molte cose, e fa anche venire i brividi, pensando al contrasto tra questo punto di vista asettico e distaccato e quello degli abitanti, che di volta in volta spaziava dal terrore puro alla curiosità un po' incosciente dei ragazzi di allora che, suonato l'allarme che avvertiva dell'imminente incursione dei bombardieri, restavano fuori dei rifugi a guardare (così ci hanno raccontato) i grappoli di bombe sgranarsi dal ventre degli aerei.

B-25 Mitchell
[13] coppia di bombardieri B-25 Mitchell sui cieli italiani nel 1943

Lo spettacolo effettivamente era di una certa terribile grandiosità; in una missione tipo la formazione era costituita da 24 bombardieri e da 24 caccia di scorta...

B-25 Mitchell
[14] bombardiere B-25 Mitchell sui cieli italiani nel 1944

Clicca qui per consultare la documentazione relativa a una missione del 2 aprile 1944 condotta dal 321st Bomb Group contro un ponte della ferrovia nei pressi di Ficulle.


Fabio Roncella


Fonti

La foto usata nel logo è di Guido Urbani.
[1] documenti di archivio del 321st Bomb Group.
[2],[3] telefoto del 1944 - collezione privata.
[4],[5],[6] elaborazione di telefoto del 1944 - collezione privata.
[7] cartolina da collezione privata.
[8] telefoto del 1944 - collezione privata.
[9] oggetto appartenente a collezione privata.
[10] immagine da manuale d'epoca U.S. Navy.
[11],[12] telefoto del 1944 - collezione privata.
[13] telefoto del 1943 - collezione privata.
[14] telefoto del 1944 - collezione privata.