Vi proponiamo due storie, molto diverse tra loro. Anche i protagonisti sono molto diversi: addirittura un mafioso nella prima storia, e un eroe di guerra nella seconda! Il contrasto è interessante, leggere per credere!


Storia numero 1

     Molti anni fa, Al Capone era virtualmente il padrone di Chicago. Capone non era famoso per qualcosa di eroico; era tristemente noto perché controllava quella ventosa città in tutto, dal contrabbando di alcolici e la prostituzione fino agli omicidi.

     Capone aveva un avvocato soprannominato “Easy Eddie”. Era il suo avvocato per una buona ragione: Eddie era molto bravo!

     In effetti, l’abilità di Eddie nei raggiri legali tenne “Big Al” fuori dalla prigione per molto tempo. Per mostrare la sua riconoscenza, Capone lo pagava molto bene; non solo era alta la paga, ma Eddie otteneva degli speciali dividendi. Per esempio, lui e la sua famiglia vivevano in una villa con servitù e con tutte le comodità; la dimora era così grande che occupava un intero isolato di Chicago. Eddie viveva l’esistenza agiata della mafia di Chicago, e teneva in scarsa considerazione le atrocità che accadevano attorno a lui.

Al Capone e Easy Eddie

     Eddie aveva, comunque, un punto debole. Aveva un figlio che amava moltissimo. Eddie desiderava che il suo ragazzo avesse il meglio di ogni cosa: abiti, macchine, ed una buona educazione. Nulla gli veniva negato; il prezzo non era un problema. E, a dispetto del suo coinvolgimento con il crimine organizzato, Eddie provava comunque ad insegnargli cosa era giusto e cosa era sbagliato. Eddie voleva che suo figlio fosse un uomo migliore di quello che era lui. Con tutta la sua ricchezza e la sua influenza, però, c’erano due cose che non poteva dare a suo figlio; non gli poteva dare ne’ un buon nome, ne’ un buon esempio.

     Un giorno, Easy Eddie arrivò ad una decisione difficile. Decise che sarebbe andato dalle autorità e avrebbe raccontato la verità su Al “Scarface” Capone. Per fare ciò, avrebbe dovuto testimoniare contro la mafia, e sapeva che il prezzo da pagare sarebbe stato elevato. Ciò nonostante decise di testimoniare. Quello stesso anno, la vita di Easy Eddie finì con una sventagliata di mitra in una strada deserta di Chicago. Ma nei suoi occhi c’era la consapevolezza di aver dato a suo figlio il più grande regalo che aveva da offrire, al prezzo più alto che avrebbe mai potuto pagare.


Storia numero 2

     La Seconda Guerra Mondiale ha prodotto molti eroi. Uno di questi è il Tenente Butch O’Hare. Era un pilota di caccia, assegnato alla portaerei Lexington nel Sud del Pacifico.

     Un giorno la sua intera squadriglia venne inviata in missione. Dopo il decollo, guardò l’indicatore del carburante e capì che qualcuno aveva dimenticato di riempire completamente i suoi serbatoi. Non avrebbe avuto carburante a sufficienza per completare la sua missione e tornare indietro fino alla portaerei. Il suo comandante di formazione gli ordinò di tornare indietro.

Butch O'Hare

     Con riluttanza, abbandonò la formazione e si diresse di nuovo verso la flotta. Mentre volava verso la sua portaerei, vide però qualcosa che gli raggelò il sangue; una squadriglia di caccia giapponesi si dirigeva verso la flotta americana.

     I caccia americani erano usciti in missione, e la flotta era priva di difesa. Lui non poteva raggiungere la sua squadriglia e farla tornare indietro in tempo per salvare la flotta. Non poteva neanche avvertire la flotta della minaccia che si stava avvicinando. C’era una sola cosa da fare. Doveva in qualche modo dirottarli dalla flotta. Lasciando da parte tutti i pensieri sulla propria incolumità, si gettò contro la formazione di aerei giapponesi. Le calibro 50 installate sulle sue ali cominciarono a sparare, attaccando a sorpresa un aereo nemico e poi un altro.
     Butch si gettò ripetutamente dentro e fuori della formazione nemica ormai sparpagliata, sparando contro il maggior numero possibile di aerei, fino ad esaurire tutte le munizioni. Per nulla intimidito, proseguì l’attacco. Si gettò contro gli aerei, cercando di toccarne un’ala o la coda, nella speranza di danneggiare più aerei nemici possibile rendendoli incapaci di volare.

     Alla fine, la squadriglia giapponese esasperata si allontanò in un’altra direzione. Profondamente sollevato, Butch O’Hare e il suo caccia malridotto tornarono arrancando verso la portaerei. All’arrivo fece rapporto, raccontando l’evento verificatosi durante il suo ritorno. Il film girato dalla “gun-camera” installata sul suo aereo raccontava la storia. Mostrava l’entità dell’audace tentativo di Butch di proteggere la sua flotta. Aveva in effetti distrutto cinque aerei nemici.

     Tutto ciò avvenne il 20 febbraio 1942, e per quella azione Butch divenne il primo Asso della Marina di tutta la Seconda Guerra Mondiale, e il primo aviatore della US Navy insignito della Medaglia di Onore del Congresso. Un anno dopo Butch venne ucciso in combattimento aereo all’età di 29 anni. La sua città natale non avrebbe permesso alla memoria di questo eroe della Seconda Guerra Mondiale di affievolirsi, e oggi l’Aeroporto O’Hare di Chicago ha questo nome in omaggio al coraggio di questo grande uomo. Quindi la prossima volta che doveste trovarvi all’O’Hare International, prendete in considerazione la possibilità di visitare il monumento di Butch nel quale sono esposti la sua statua e la sua Medaglia d’Onore. Si trova tra il Terminal 1 e il Terminal 2.


O'Hare Memorial - Chicago


     Ebbene cosa hanno in comune queste due storie?

     Butch O’Hare era il figlio di Easy Eddie.



     Questa è la traduzione di un testo in inglese che circola sulla rete da tempo, il cui contenuto corrisponde assolutamente a verità; abbiamo eliminato invece dettagli aggiuntivi che invece potrebbero essere leggende metropolitane (ad esempio la polizia che trova nelle tasche di Easy Eddie ucciso un rosario, un crocifisso e un ritaglio di giornale contenente una poesia sul senso della vita). Edward Joseph O'Hare, noto come "Easy Eddie", era nato il 5 settembre 1893. Fu avvocato prima a St. Louis e successivamente a Chicago, dove lavorò per Al Capone; in seguito collaborò con i federali, consentendo la condanna di Capone per evasione fiscale nel 1931. L'indagine è trasposta cinematograficamente nel memorabile "Gli Intoccabili" di Brian De Palma, del 1987, interpretato da Kevin Costner, Robert De Niro e Sean Connery. Easy Eddie fu ucciso a Chicago l'8 novembre 1939. Edward Henry "Butch" O'Hare, figlio di "Easy Eddie", era nato il 13 marzo 1914. Il 26 novembre 1943, un anno e mezzo dopo la eroica impresa narrata sopra, Butch venne abbattuto in combattimento. Nonostante le prolungate ricerche, ne' il suo corpo ne' il suo aereo vennero mai ritrovati.